Il gesto in una parabola, e la fede non è più abdicazione della ragione, non è cecità della mente, ma assume una visione illuminata, riempiendo il mondo di domande, ricerca e risposte attraverso la parola che rispetta il nostro prossimo....Nei ricordi scolastici, mi viene da citare una bellissima lettura di Lucrezio, il dimenticato, l'incompreso...Il suo " De rerum Natura" inno alla ragione alla libertà, e all'amore per la conoscenza, che nel suo dire diventa anch'essa interrogazione...Parliamo di nuovo umanesimo, e ci dimentichiamo di questa meravigliosa struttura di pensiero, pulita, articolata verso le cose belle del mondo...L'umo punta il dito perchè non sa, non si chiede, non si domanda, non riflette, non gl'importa di Lucrezio, Dante, Platone, o dell'arte che ha segnato il tempo e ci racconta l'uomo...
Il sistema ci ha eroso la mente, così ci affidiamo all'effimero , e non di tanto in tanto, che, potrebbe essere cosa positiva, ne facciamo abitudine quotidiana, e intanto il tempo che ci ruba i pensieri è sempre attenta alla ragione...
Le piccole riflessioni quando vengono colte da uomini capaci e di cui si ha molta stima, mi portano verso un sorriso di soddisfazione
